La coperta isotermica è un elemento essenziale per chiunque si avventuri all'aperto, perché offre protezione in condizioni di freddo o caldo estremo.
Vogliamo condividere importanti informazioni sulla sua struttura, sui materiali con cui è prodotta, sulle funzioni che svolge in un contesto di emergenza.
Leggendo questo articolo capirai come utilizzare al meglio questo strumento semplice e utilissimo e il suo ruolo durante le escursioni in montagna, sia in inverno che in estate.
Com'è fatta una coperta isotermica? Vediamone le caratteristiche
La coperta isotermica, spesso denominata coperta termica di emergenza o più colloquialmente "metallina", è un dispositivo di sopravvivenza leggero e compatto progettato per fornire isolamento termico in condizioni di emergenza.
La coperta è caratterizzata da due lati distinti, uno dorato e uno argentato, di cui scopriremo gli utilizzi specifici successivamente.
In generale, la sua funzionalità si basa sulla capacità di riflettere il calore corporeo o di proteggere dalle fonti di calore esterne, a seconda della necessità.
Ma com’è composta esattamente una coperta isotermica?
Materiali e struttura
La coperta d’emergenza è formata da tre strati e altrettanti materiali:
- Strato in PET. Il Polietilene Tereftalato (PET) costituisce lo strato di base della coperta isotermica. Questo materiale è scelto per la sua resistenza, durabilità e flessibilità. Esso conferisce alla coperta la capacità di resistere agli strappi e all'usura, rendendola riutilizzabile in più situazioni. Inoltre, è impermeabile, quindi offre protezione da pioggia e umidità.
- Strato di Alluminio. Al centro della struttura della coperta si trova un sottile strato di alluminio, depositato direttamente sul PET. Questo strato ha la cruciale funzione di riflettere il calore.
- Strato in PE. L'ultimo strato è realizzato in Polietilene (PE), un materiale noto per la sua leggerezza e capacità isolante. Questo strato esterno aggiunge un ulteriore livello di protezione contro gli elementi, contribuendo alla resistenza generale della coperta contro vento e acqua. Il PE, inoltre, conferisce alla coperta una superficie liscia e maneggevole, facilitando la sua manipolazione e l'uso in situazioni di emergenza.
L'integrazione di questi tre materiali nella coperta isotermica crea un dispositivo di emergenza eccezionalmente efficace, capace di offrire protezione vitale in un'ampia gamma di condizioni ambientali. La sua struttura multistrato non solo fornisce isolamento termico ma anche resistenza e versatilità, rendendo la coperta isotermica un elemento indispensabile in ogni kit di sopravvivenza o di primo soccorso.
Come si usa la coperta isotermica di emergenza o metallina termica?
L'uso efficace di una coperta isotermica dipende dalla comprensione delle proprietà riflettenti e isolanti dei suoi due lati, uno argentato e l’altro dorato. La scelta di quale lato esporre all'esterno può influenzare significativamente la capacità di resistere al freddo oppure al caldo.
Ecco come sfruttare al meglio questi lati in situazioni d’emergenza:
Freddo estremo
Per massimizzare la protezione dal freddo, devi usare la coperta con il lato argentato rivolto verso il tuo corpo. Questa configurazione sfrutta la capacità del lato argentato di riflettere il calore del corpo indietro verso di te, minimizzando la perdita di calore per irraggiamento.
Il lato dorato, in questo caso, è rivolto verso l'esterno, agendo come una barriera aggiuntiva contro la bassa temperatura dell’ambiente.
Avvolgiti completamente nella coperta, assicurandoti di coprire il corpo dalla testa ai piedi. È importante ridurre al minimo gli spazi aperti per evitare la dispersione di calore e trattenere efficacemente quello corporeo all'interno.
Questa tecnica può essere particolarmente utile in situazioni di emergenza all'aperto o in caso di guasti all'impianto di riscaldamento in ambienti chiusi particolarmente freddi.
Caldo estremo
Nel caso di esposizione a condizioni di caldo estremo, l'utilizzo del telo termico d’emergenza cambia, perché si vuole riflettere il calore esterno lontano dal corpo per mantenere una temperatura corporea più fresca. Per questo scopo, la coperta isotermica deve essere utilizzata con il lato argentato rivolto verso l'esterno.
L'alluminio riflette i raggi solari e il calore ambientale, impedendo di surriscaldare la persona, mentre il lato dorato consente la dispersione del calore corporeo.
In questo modo, utilizzando la coperta per creare ombra o come barriera riflettente, si può ridurre l'assorbimento di calore e mantenere condizioni più confortevoli sotto il sole battente o in ambienti estremamente caldi.
Perché tenere sempre con sé una coperta di emergenza?
Prima di rispondere alla domanda, vogliamo darti qualche consiglio generale: quando ti prepari per un'escursione in quota, ricordati sempre di controllare le condizioni atmosferiche. Se vuoi passare piacevoli giornate all’aria aperta nel territorio di Bormio, verifica sempre il meteo e metti nello zaino tutti gli strumenti necessari per la tua sicurezza. Inoltre, dai informazioni a qualcuno sul tuo itinerario e previsto orario di ritorno.
Anche se il clima è mite, porta con te la coperta di emergenza, perché la sua incredibile compattezza e leggerezza la rendono un oggetto quasi impercettibile, ma il suo potenziale di salvataggio è immenso.
Questa semplice precauzione può essere determinante per la sopravvivenza in situazioni di emergenza, offrendo protezione contro il freddo pungente, il vento gelido, il sole diretto.
Oltre alla protezione termica, la metallina può essere utilizzata anche come segnale di soccorso (grazie alla sua superficie riflettente), come riparo d'emergenza o addirittura per raccogliere acqua.
La coperta isotermica, in questo contesto, è un elemento fondamentale che mostra alti gradi di preparazione e consapevolezza, due qualità indispensabili per chiunque si avventuri in ambienti naturali impegnativi.