Non ci gira intorno due volte, va diritto al nocciolo della questione. Fa poca filosofia e quelli che fanno troppa filosofia tenta di smascherarli subito.
Del resto le chiacchiere e la filosofia con essere imprenditore turistico non c’entrerebbero molto a dire la verità. Amministratore delegato di Bormio Ski, membro attivo del comitato organizzatore della Coppa del Mondo di Bormio.
Stiamo parlando di Valeriano Giacomelli, dal 2001 faro della società impianti bormina.
Un tipo furbo, uno di quelli che la sanno lunga, uno però che ancora crede che uno più uno faccia due.
Additato a volte perché troppo diretto e crudo, la responsabilità di questa manifestazione di sci di alto livello smaschera palesemente queste dicerie.
Crede nel progetto della Coppa del Mondo Valeriano, crede nell'oggettivo e nel necessario bisogno dei far convivere la manifestazione sulla Stelvio con i tanti turisti che scelgono Bormio proprio in questi giorni.
«La gara di sci di Bormio è una grande vetrina per la località, la televisione manda in giro per il pianeta le immagini di un grande evento. Ci siamo messi a fianco della Federazione Italiana Sport Invernali nel mettere in piedi questa rassegna. Quest’anno Bormio presenta la Coppa del Mondo senza danneggiare i turisti che preferiscono tuttavia sciare. Abbiamo creato fra Bormio 2000, Ciuk e Feleit tre passaggi che consentono di non spezzare il comprensorio. Bormio in questi giorni così caldi per la stagione è Coppa del Mondo ma anche turismo tradizionale».Valeriano guarda avanti alle prossime edizioni della Coppa del Mondo. «C’è stato un rilancio dell’organizzazione per volere della Federazione che ringrazio, ma siamo come dire all’anno zero. Da gennaio dobbiamo subito ripartire cercando consensi e coinvolgimento più ampi per il futuro del grande agonismo di sci a Bormio».